Il resoconto di Verso la Biennale a Perugia

COMUNICATO STAMPA

verso la biennale perugia

Quando l’economia diventa pace: a Perugia la tappa umbra della Biennale dell’Economia Cooperativa

Perugia, 11 ottobre 2025

Si è svolto presso la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia il convegno “Per l’Economiæ della pace”, promosso da Legacoop Umbria nell’ambito di “Verso la Biennale dell’Economia Cooperativa”, il percorso di confronto e approfondimento che attraversa l’Italia in vista della Biennale nazionale dedicata alla cooperazione che si chiuderà a Milano nel 2026. L’iniziativa ha posto al centro un messaggio chiaro e urgente: l’economia può e deve essere motore di pace. Un concetto attuale e concreto, in un tempo in cui – come ha ricordato il presidente Danilo Valenti nella sua relazione introduttiva – “nel mondo sono ancora attivi 56 conflitti, e il costo economico globale ha superato nel 2024 i 2.720 miliardi di dollari, il dato più alto dalla fine della guerra fredda”.
Un paradosso, ha aggiunto, “perché le nostre società spendono più per distruggere che per costruire, mentre i settori fondamentali come sanità, istruzione e servizi sociali restano sottofinanziati. È tempo di ribaltare questa logica: liberare risorse dai conflitti e investirle nel dialogo, nella cooperazione e nello sviluppo sostenibile”.

La scelta di Legacoop di rendere itinerante la Biennale rappresenta un’occasione di confronto tra istituzioni, politica, economia, mondo accademico e società civile, per capire quale ruolo la cooperazione può e deve svolgere. Già l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2025 “Anno internazionale delle cooperative”, riconoscendo il modello cooperativo come uno degli strumenti più efficaci per il benessere collettivo.

La tappa umbra ha visto una grande partecipazione e un dibattito articolato in tre panel tematici, tutti legati da un unico filo conduttore: la ricerca di modelli economici fondati sulla pace.

Il primo panel, ha messo a confronto gli analisti Fabrizio Maronta di Limes e Greta Cristini, che hanno offerto una chiave di lettura geopolitica sulle instabilità globali e i loro effetti sui mercati. Si è parlato di Gaza e del primo passo verso la pace, ma resta una grande incertezza su molti punti, da entrambe le parti.

Il secondo panel, “Economia della pace”, ha visto gli interventi di Teresa Masciopinto, Presidente della Fondazione Finanza Etica, dell’economista Raul Caruso dell’Università Cattolica di Milano e di Flavio Lotti e del presidente della Fondazione PerugiAssisi promotrice della Marcia della pace. In questo ragionamento si è ricordato che la pace è l’effetto vero della democrazia, sottolineando come il suo indebolimento inizi quando scompaiono i corpi intermedi e il potere si allontana dalle persone.

Nel panel conclusivo, hanno dialogato la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, Jean Fabre della Task Force ONU, fra Giulio Cesareo del Sacro Convento di Assisi e il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini. Qui c’è stato un richiamo alla pace che deve essere costruita dai popoli, non solo dai governi. Una sottolineatura è andata sul valore del bene comune che si attua come crescita degli ultimi, e la cooperazione nasce proprio per rispondere ai bisogni delle persone e restituire umanità all’economia. Nel suo passaggio il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini ha ribadito che: “Noi siamo per l’inclusione. Siamo per la costruzione di un mondo che abbia nella sostenibilità ambientale, sociale ed economica i suoi punti di riferimento. E oggi lo scenario vede la cooperazione fra i principali costruttori di pace, con un modello economico e di sviluppo che mette al centro le persone”.

I lavori sono stati coordinati dal giornalista Rai Roberto Vicaretti ed hanno ricevuto il saluto del presidente dell’assemblea legislativa Sarah Bistocchi.

 

In serata, il percorso “Verso la Biennale” è proseguito con l’evento “Parole di Pace” al Cinema PostModernissimo, organizzato da Generazioni Legacoop Umbria, l’associazione dei cooperatori under 40, con un dibattito dedicato ai linguaggi della pace e la proiezione del documentario “No Other Land” (2024), realizzato da un collettivo israelo-palestinese.

 

Sara Bistocchi

ha ingraziato Legacoop Umbria e Verso la Biennale dell’Economia Cooperativa per aver scelto Palazzo Cesaroni come sede del convegno, sottolineando come, in un momento storico segnato da conflitti e divisioni, serva l’impegno corale di cittadini, istituzioni e mondo cooperativo per costruire la pace. Ha ricordato l’impegno della Regione Umbria, prima in Italia a esporre la bandiera palestinese e ad accogliere famiglie e bambini provenienti da Gaza, e ha rinnovato l’invito a partecipare alla Marcia per la pace Perugia–Assisi.

 

Cristini

Quello fatto a Gaza negli scorsi giorni è un primo passo verso la pace ma c’è ancora una grande incertezza su molti punti, sia lato Hamas, sia da parte Israeliana. Sia la guerra in Ucraina, sia quella a Gaza, sono guerre antiche e moderne allo stesso tempo e stanno ridefinendo le regole dell’innovazione tecnologica, dell’industria militare e dell’economia che si legano alla dipendenza degli Usa dalle terre rare e dalla Cina che a sua volta si intreccia con quella della Cina dai chip prodotti dagli Stati Uniti; tutto questo contribuisce all’incertezza del quadro globale.

 

Maronta

Israele non vuole uno stato palestinese e in questi anni ha operato per dividere le diverse fazioni politiche palestinesi. Quest’uso strumentale del popolo palestinese è fatto allo stesso modo anche dai paesi arabi che utilizzano il popolo palestinese per i loro fini e “tenere i piedi in due staffe”. L’Europa è presa tra due fuochi.  Da un lato gli Usa e la ridefinizione del loro ruolo nel mondo, dall’altro la Cina che ha cambiato registro e usa l’economia per agire come potenza e non solo come centro di delocalizzazione. L’Europa è abbandonata a sé perché non più protetta dal “poliziotto” americano e non riesce a ragionare in modo unitario su vari temi economici come l’esercito.

 

Caruso

La democrazia e la pace non solo vanno a braccetto ma la pace è l’effetto vero della democrazia. La democrazia non è solamente politica. Quando la democrazia diventa distanza più lunga dalla leadership, quando scompaiono i corpi intermedi la democrazia si sta indebolendo.

 

Flavio Lotti

ha ringraziato Legacoop per aver promosso un momento di riflessione sull’economia come strumento di diritti, benessere e felicità, sottolineando la necessità di orientarla alla pace e non alla guerra. Ha parlato di una “economia della fraternità”, fondata sulla cooperazione e non sulla competizione, ricordando che “cooperare è il futuro, competere è la fine del futuro”.

 

Ferdinandi

Come diceva Capitini la pace non è assenza di guerra ma giustizia sociale. Misuriamo cosa ha portato la logica delle armi ai popoli. La pace è troppo importante perché si lasci al fare dei governi. Dobbiamo farla fare ai popoli. La guerra non è un destino ineluttabile.

 

Jean Fabre

ha evidenziato come il sistema cooperativo rappresenti un modello concreto di economia di pace, capace di prendersi cura delle persone e rispondere ai loro bisogni, anziché sfruttarli. Ha criticato la logica della competizione che domina l’economia moderna, ricordando che solo un’economia fondata sulla cooperazione e sulla responsabilità sociale può davvero risolvere i problemi della gente e generare benessere collettivo.

 

Fra Giulio

ha ricordato che non esiste “un’economia”, ma “le economie”, frutto delle scelte e dei valori delle persone e delle comunità. Ha invitato a superare la logica del profitto come motore della vita economica, riaffermando la centralità della persona e della condivisione. Ispirandosi a San Francesco, ha sottolineato che anche le scelte individuali possono generare cambiamenti profondi: “un’economia di pace nasce dal cuore dell’uomo, quando sceglie l’unione e non l’avidità”.

 

Gamberini

presidente nazionale di Legacoop, ha ricordato che il 2025 è l’Anno internazionale delle cooperative e il 140° anniversario di Legacoop, occasioni per proporre al Paese un nuovo modello di sviluppo fondato su democrazia, inclusione e sostenibilità. Ha sottolineato come la cooperazione, in Italia e nel mondo, sia tra i principali costruttori di pace, opponendo alla logica della competizione quella della collaborazione e del bene comune. Ha infine annunciato l’adesione di Legacoop alla Marcia PerugiAssisi, come segno concreto dell’impegno del movimento cooperativo per un’economia e una società orientate alla pace.

 

Per approfondire: https://www.legacoopumbria.coop/quando-leconomia-diventa-pace-a-perugia-la-tappa-umbra-della-biennale-delleconomia-cooperativa/